Quando il Maestro Nunzi mi chiese di arrangiare questo brano di Niccolò Fabi e di adattarlo per la serata n.1 della grande avventura dell’Orchestra Operaia mi sentii subito investito di una grandissima responsabilità. Il contenuto della canzone imponeva una corrispondenza molto alta tra forma e testo e soprattutto un grandissimo rispetto.
Pensai di affidare l’arpeggio di chitarra acustica in 7/8, su cui è costruito il brano originale, al piano e di creare dei voicing di sax molto ampi per creare un’idea di solennità e modernità. Il solo di soprano del compianto Carlo Conti aggiunse un bellissimo tocco di magia
Foto di Giulio Marinangeli
ECCO